La parola ai consumatori

L’accettabilità della carne coltivata da parte dei consumatori è oggetto di numerosi studi scientifici che ne hanno identificato le principali barriere e fattori facilitanti. In questa sezione potrai trovare utili link ad articoli e documenti di sintesi dei nostri risultati di ricerca, inclusi i report di nuovi studi dedicati su scala nazionale e internazionale.

Il nostro primo lavoro è stato realizzato in Italia e nei Paesi Bassi, impiegando due campioni (N=500 per nazione) di popolazione adulta, rappresentativi per quote di genere, classi di età, istruzione (dicotomica) e area di residenza. In entrambe le nazioni è stato somministrato il medesimo questionario standardizzato, composto da batterie di domande e scale di atteggiamento testate per essere degli strumenti di misura validi e attendibili. La carne coltivata è per il 41% dei partecipanti italiani “una buona idea”, mentre nei Paesi Bassi questa opinione appartiene ad una quota lievemente inferiore di intervistati (35,5%).

La percentuale di coloro che non hanno ancora una opinione, ossia non riescono a connotare la carne coltivata come una buona o una cattiva idea, è significativamente diversa nei due contesti nazionali: ben il 30,5% di intervistati nei Paesi Bassi contro il 22% dei rispondenti in italia.

Secondo Lei, la carne coltivata è (valori %):
Una buona idea:40,9%
40,9%
Una cattiva idea:37,1%
37,1%
Non so:22,0%
22,0%
Italia
Una buona idea:35,5%
35,5%
Una cattiva idea:34,0%
34,0%
Non so:30,5%
30,5%
Paesi Bassi

Per la maggioranza delle persone intervistate, un burger di carne coltivata dovrebbe avere un costo inferiore o tuttalpiù paragonabile a quello di un burger tradizionale di manzo. Oltre la metà degli intervistati dei Paesi Bassi (53,5%) indica un costo auspicato inferiore.

E se domani fosse disponibile un burger di carne coltivata quanti sarebbero propensi ad acquistarlo?

Sebbene in entrambi i campioni la maggioranza delle persone intervistate sia restia, esiste una quota di consumatori potenziali disponibili all’acquisto piuttosto consistente, che oscilla intorno al 40%. Nel campione italiano la disponibilità all’acquisto è superiore (46,4%) a quella riscontrata tra i consumatori dei Paesi Bassi (40,7%).

Secondo Lei, rispetto ad un burger tradizionale di manzo, un burger di carne coltivata dovrebbe costare (valori%):
Di più:15,4%
15,4%
Uguale:39,4%
39,4%
Di meno:45,2%
45,2%
Italia
Di più:10,4%
10,4%
Uguale:39,4%
39,4%
Di meno:53,5%
53,5%
Paesi Bassi
Disponibilità all’acquisto di un burger di carne coltivata (valori%):
Acquisto improbabile:53,6%
53,6%
Acquisto probabile:46,4%
46,4%
Italia
Acquisto improbabile:59,3%
59,3%
Acquisto probabile:40,7%
40,7%
Paesi Bassi