L’accettabilità della carne coltivata da parte dei consumatori è oggetto di numerosi studi scientifici che ne hanno identificato le principali barriere e fattori facilitanti. In questa sezione potrai trovare utili link ad articoli e documenti di sintesi dei nostri risultati di ricerca, inclusi i report di nuovi studi dedicati su scala nazionale e internazionale.
Il nostro primo lavoro è stato realizzato in Italia e nei Paesi Bassi, impiegando due campioni (N=500 per nazione) di popolazione adulta, rappresentativi per quote di genere, classi di età, istruzione (dicotomica) e area di residenza. In entrambe le nazioni è stato somministrato il medesimo questionario standardizzato, composto da batterie di domande e scale di atteggiamento testate per essere degli strumenti di misura validi e attendibili. La carne coltivata è per il 41% dei partecipanti italiani “una buona idea”, mentre nei Paesi Bassi questa opinione appartiene ad una quota lievemente inferiore di intervistati (35,5%).
La percentuale di coloro che non hanno ancora una opinione, ossia non riescono a connotare la carne coltivata come una buona o una cattiva idea, è significativamente diversa nei due contesti nazionali: ben il 30,5% di intervistati nei Paesi Bassi contro il 22% dei rispondenti in italia.